Special Olympics Italia ha celebrato oggi i quarant’anni di attività in una cornice sportiva d’eccezione: negli spazi della Sala Autorità della Tribuna Monte Mario dello Stadio Olimpico di Roma. Sono intervenuti rappresentanti del mondo istituzionale, partner di Special Olympics Italia, i Testimonial, storici e nuovi, e, non ultimi, gli Atleti, i familiari, i tecnici, i volontari, parte del cuore pulsante del Movimento Special Olympics, proveniente da tutta la penisola.
La serata, moderata dalla giornalista e conduttrice Rai Simona Rolandi, è stata inaugurata dalla testimonianza di un’atleta Special Olympics: Veronica Paccagnella: “Buon compleanno Special Olympics Italia che oggi compi 40 anni e per fortuna io ne ho solo 21 e quando sono nata già c’eri. Grazie a te ho viaggiato l’Italia e il mondo e ho una vita piena di amici. Buon compleanno compleanno Special Olympics Italia e quello che auguro a tutti noi è che sia solo l’inizio!”
Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute, ha dichiarato in una lettera: “La vostra è una storia bellissima. Un percorso virtuoso e lodevole iniziato nel lontano 1983. Un Movimento che attraverso lo sport e i suoi valori, ha favorito la promozione dell’inclusione, della solidarietà e dell’integrazione. I vostri progetti e le attività sportive, condite da un entusiasmo inesauribile, testimoniato dal rapporto tra atleti con e senza disabilità intellettive sono da sempre un punto di riferimento per il sistema sportivo. Per i traguardi, le vittorie e le gioie raggiunte, ma soprattutto per le storie che si celano dietro ogni medaglia o competizione. E questa è la vera essenza dello sport. E voi ne siete l’esempio. In bocca al lupo per il futuro.” e dai saluti di Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “40 anni e non sentirli, e come recita il claim di oggi…è solo l’inizio. Special Olympics è un’associazione benemerita ed un unicum nel panorama sportivo mondiale ed italiano, in grado di donare un grande valore aggiunto. Voglio dirvi in anteprima che oggi, alle 18, mi hanno consegnato delle note da leggere e posso anticiparvi che il Presidente Angelo Moratti è stato insignito della stella d’oro al merito sportivo del CONI per avere contribuito fortemente a diffondere la cultura dell’inclusività nel paese attraverso lo sport”“.
Angelo Moratti, Presidente di Special Olympics Italia: “Un grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato a far crescere il Movimento nel nostro Paese. Grazie a Franco e Sandra Carraro per il contributo all’inizio di questa avventura, attraverso tutti gli eventi organizzati con i tanti amici ci hanno sostenuto. Un ricordo su tutti: con gli Smart Games, i Giochi organizzati all’interno delle case nel corso della lunga e drammatica pandemia di Covid-19 abbiamo voluto e potuto sdrammatizzare una tragedia mondiale, tanto più per i nostri atleti. Tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa. Io incontrai Eunice Kennedy Shriver, la nostra fondatrice, nel 2003 e alla sua richiesta sul perchè non sentirsi in dover di aiutare Special Olympics mi suggestionai al punto di impegnarmi subito nel supportare , in Italia, un Movimento che ha milioni di qualità positive. In fondo anche il Presidente Bill Clinton ebbe a dire un giorno di Eunice Kennedy: se Eunice fosse nata trenta anni dopo sarebbe, stata lei il Presidente degli Stati Uniti!””
Kryzstov Krukowsk, Direttore dello Sviluppo Organizzativo di Special Olympics Europa Eurasia: “La location di questa sera, lo Stadio Olimpico, è la sede ideale alla celebrazione degli atleti eroi. E i nostri atleti sono degli eroi. Ed un infinito grazie ad Eunice Kennedy che diceva sempre che niente è impossibile. Questi 40 anni hanno dimostrato che nulla lo è. Grazie al potere delle famiglie. Sono loro che rendono possibile il successo del movimento. Loro ne sono il cuore. Grazie per esserci sempre e per di rappresentare la forza””
La celebrazione di questo anniversario è stata l’occasione per mettere in luce, ancora una volta, le capacità ed il talento delle persone con disabilità intellettive anche oltre il momento sportivo e, al contempo, ringraziare, con la consegna di un riconoscimento, chi, in questo ampio spazio di tempo, si è distinto per averci creduto fermamente e per aver sostenuto con forza una prospettiva che solo 40 anni fa era inimmaginabile.