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Abbes Aziz Mouhiidine  racconta in esclusiva il suo percorso ai lettori di AnnuarioMediaSport.it.

“Il 2021 per me è stato un anno pieno di emozioni, anche se purtroppo è iniziato con una forte delusione causata dalla sconfitta in un match importantissimo, quello per la qualificazione olimpica contro il campione del mondo russo Muslim Gadzhimagomedov, disputato in occasione del Torneo di Qualificazione Olimpica Europeo di Parigi.

Il mancato svolgimento del Torneo di Qualificazione Olimpica Mondiale, a causa della pandemia, non mi ha permesso di avere altre chances di qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ai quali, quindi, non ho potuto partecipare.

Il mio pensiero si è proiettato immediatamente verso i Mondiali svoltisi a Belgrado, in Serbia, che erano stati annunciati ad inizio anno e che, a questo punto, rappresentavano per me l’obiettivo più importante del 2021.

La mia preparazione per questo torneo mondiale è stata eccezionale, grazie al tecnico e responsabile della nazionale Gennaro Moffa, al Direttore Tecnico Emanuele Renzini ed a tutto lo Staff Tecnico, che mi hanno permesso di affrontare l’allenamento nel migliore dei modi, tramite un lavoro di squadra che ha portato ad un grande risultato. Sono molto soddisfatto dei match combattuti sul ring di Belgrado.

Al primo turno ho sconfitto l’armeno Manasyan, è stato un match importante, che mi è servito per rompere il ghiaccio con la competizione, contro un avversario molto esperto a livello internazionale ed olimpico. Ai Sedicesimi di finale ho sconfitto il croato Toni Filipi, ottimo pugile, con medaglie importanti da Elite alle spalle. Il terzo è stato un match favoloso, agli ottavi di finale ho incontrato l’ex campione mondiale ecuadoriano Julio Castillo Torres, che ho battuto ai punti con un formidabile verdetto unanime. Ai Quarti di Finale ho incrociato i guantoni contro l’indiano Sanjeet Sanjett che era il campione uscente e, grazie ad un impeccabile match sul ring della Stark Arena di Belgrado, mi sono guadagnato il pass per la Semifinale, nella quale ho riportato a casa la vittoria per 5 a 0 contro lo spagnolo cubano Reyes.

Dovevo riprendermi una rivincita contro quest’ultimo ed è stato bellissimo farlo alle Semifinali di un campionato mondiale.

In Finale ho avuto l’onore di combattere contro la Julio César La Cruz, una leggenda del pugilato con un palmares di cinque medaglie d’oro ai mondiali, due ori olimpici e altre medaglie di enorme importanza. Ero cosciente del fatto che andavo a combattere contro un pugile molto preparato ma sono salito sul ring con la consapevolezza di aver fatto bene tutta la preparazione e tutti i match, quindi ero tranquillo e volevo portare la medaglia d’oro in Italia. Purtroppo, non sono riuscito a raggiungere la vetta. A causa di vari fattori, sia arbitrari che di esperienza, sono stato sconfitto ma comunque ho messo al collo la medaglia d’argento e sulle spalle grandi responsabilità. Sono, però, responsabilità che voglio avere e che servono per avere una sempre maggiore motivazione.

Ora mi aspetta la preparazione per gli Europei di maggio 2022 che si terranno in Armenia e poi per i Giochi del Mediterraneo di luglio che si terranno in Algeria. Queste sono le competizioni più importanti del 2022 ed il mio obiettivo è quello di arrivarci preparato come lo sono stato per il mondiale, insieme al mio straordinario staff. Penso che solo lavorando insieme e lavorando come un vero gruppo, come una vera famiglia, quella che è la Federazione Pugilistica Italiana, si può arrivare in alto, sia come uomo che come atleta”.

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