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Chiara Rebagliati, oro ai World Games 2022 di Tiro con l’Arco, racconta in esclusiva per l’Annuario Ussi il suo percorso.

“Ho vissuto un 2022 fantastico! Una stagione iniziata bene e conclusa alla grande. 

Sono molto soddisfatta del percorso fatto! Ho preso parte a sette trasferte internazionali, ho vinto sette bellissime medaglie di cui sei ori e un argento: che dire? Non è stato facile mantenere per l’intera stagione un solido stato di forma, però sono contenta di essere riuscita a tirare fuori il meglio quando è stato necessario. 

Nella disciplina del tiro di campagna è stato un continuo susseguirsi di emozioni e successi che rimarranno indelebili, dapprima la medaglia d’oro ai World Games, evento al quale tenevo molto e volevo partecipare e poi i tre ori al Campionato del mondo. 

Anche il tiro alla targa mi ha dato grandi soddisfazioni, due medaglie d’oro al Grand Prix europeo e un argento a squadre ai Giochi del Mediterraneo.  

Mi spiace non sia arrivata una medaglia in Coppa del Mondo, soprattutto a squadre, però l’anno prossimo sarà quello più atteso in vista delle Qualificazioni per Parigi e daremo sicuramente il massimo. 

Ogni volta che termino una competizione, credo sia doveroso oltre a fare un bilancio e un quadro generale di cosa sia andato e cosa no, ringraziare chi mi hanno permesso di tirare in scenari così importanti. Il pensiero va in primis a chi mi ha messo l’arco in mano la prima volta; ovviamente ai miei genitori primi sponsor e sostenitori da quasi 16 anni, tutte le persone che hanno contribuito alla mia crescita come arciera, il mio attuale tecnico che per quanto sia lontano è sempre pronto a darmi consigli, suggerimenti e supporto, lo staff della Nazionale, la Fitarco e i miei sponsor. Infine, ma non per ultimi, tutti quelli che fanno il tifo per me e naturalmente il gruppo sportivo delle Fiamme Oro.

Nessuno sport è facile, nessuno sport ti permette di ottenere risultati senza dare nulla in cambio, lo sport è vita, è sacrificio, è rispetto verso l’avversario, ma anche verso noi stessi. Il tiro con l’arco mi ha insegnato tanto dall’età di 10 anni, organizzazione, scelte, sacrifici, imparare a conoscersi. Il bello del nostro sport è in primis che non ha età, non ha limiti, bambini, adulti, anziani, persone con disabilità possono avvicinarsi alla nostra realtà, e la cosa più bella è proprio il confronto interno con se stessi e con il bersaglio, trovo bellissimo quel momento in cui si incocca la freccia e ci si rivolge verso il bersaglio e da lì inizia la vera sfida.

Il 2023 è un anno importantissimo, stiamo facendo molti incontri con la nazionale mirati alla preparazione della stagione che ci aspetta. Tutti gli sforzi andranno in direzione degli appuntamenti che assegneranno le carte olimpiche, sembra ieri che ci giocavamo la qualificazione a Parigi nel 2021, all’ultima chance, e tra pochi mesi tutto questo si riproporrà. La voglia di lavorare e cercare di dare il massimo non manca, quindi non resta che continuare ad allenarsi al meglio in vista della nuova stagione”.

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