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Olimpic Flag di Massimo Lovati
Olimpic Flag di Massimo Lovati

Con piacere riportiamo  in questa pagina quasi 200 fotografie desunte dal percorso più che trentennale di  Massimo Lovati, fotografo, artista e comunicatore (giornalista) che ha operato sul versante  della comunicazione e dell’arte in parallelo fino al 2000, anno in cui sposta l’attenzione precipuamente sull’utilizzo della macchina fotografica come strumento per fare arte.

Molto si è detto e scritto di questo iper attivo maestro della fotografia italiana la cui filosofia è tuttora che: “.. ci sono appuntamenti , eventi che non vanno disattesi, sottovalutati, con l’aspettativa di poter continuare a fissare momenti unici irripetibili e continuare a farli esistere. Questo il potere, la caratteristica della fotografia. Quando al di là dell’età e del lungo percorso di ricerca, di lavoro si continua a dire “Io c’ero”, si continua a “voler trovare” il racconto, la poesia, l’emozione nell’azione da documentare , interpretare, per emozionare, si spera, chi vede, “legge” le tue fotografie, ciò vuol dire che la passione per la fotografia, il fotografare, perdura in te, nonostante tutto, nonostante tutti”.

Ci è parso opportuno,  per presentare questa  selezione significativa ma non esaustiva del lavoro di Lovati, riportare  quanto ha scritto sul “Resto del Carlino” Pierfrancesco Giannangeli nel recensire  la sua ultima mostra “Fotogrammi  di una ricerca” allestita nell’ambito di Overtime Festival nello “Spazio ex UPIM” a Macerata a fine 2013.

Massimo Lovati
Massimo Lovati

“Lovati, artista e fotografo – da ormai trent’anni utilizza lo sport come pretesto appunto per le sue operazio­ni estetiche, interpretando – e così innalzando le questioni sul piano dell’arte – forme, colori e corpi in movimento. E proprio il movimento, appartiene alla cultura fotografica di Lovati, che lo sa cogliere nel suo dinamismo piu alto e concreto…
QUINDI siamo di fronte a due piani, guardando queste fotografie. Il primo è quello dell’accadimento, del fatto in se, riconducibile a una realtà di ordine storico. Tale fatto, però – e questo rappresenta il secondo, fondamentale livello – non viene restituito allo spettatore nella sua contestualizzazione concreta, quanto attraverso lo sguardo di chi racconta: l’occhio critico dell’artista che interpreta le cose per mezzo di una lente tutta personale e le ripropone al fruitore nel modo secondo lui più autentico. E’ un viaggio nella mente creativa, allora, quello a cui invita l’originale percorso di Massimo Lovati. Una strada da percorrere con la mente aperta. NON È IMPORTANTE da dove un’immagine abbia origine, quanto piuttosto appare fondamentale il “tratta­mento” che di tale immagine l’artista che la fissa, realizza, in funzione della propria poetica. Non la fonte, dunque, quanto il risultato va preso in considerazione per definire che cosa sia una foto piuttosto che un’altra. E’ questa la morale etico-estetica che deriva dalle fotografie di Massimo Lovati, che, in sintesi, raccontano storie di sport, trasfigurandone protagonisti, momenti, immagini, ponendoli così sul diverso piano della creazione artistica”.

Leggi qui il Curriculum di Massimo Lovati

Tutte le fotografie sono coperte da copyright – Massimo Lovati 1984/2014

Tutte le fotografie sono coperte da copyright – Massimo Lovati 1984/2014