Venticinque anni di giornalismo sportivo in Italia, in Europa e nel Mondo. E’ la carrellata di eventi e cambiamenti ripercorsa da Gianni Merlo, dal 2005 alla guida dell’AIPS.
“Dopo avere festeggiato i 75 anni dell’USSI, eccoci a celebrare i 25 anni dell’Annuario, uno strumento d’informazione fondamentale nel nostro mondo creato da Gianluigi Corti, collega mitico, la cui eredità è passata al figlio Michele.
La rivoluzione In quest’ultimo quarto di secolo la nostra vita professionale è cambiata vertiginosamente. Pochi di noi ricordano esattamente le tappe della rivoluzione tecnica che abbiamo vissuto. Negli anni ’80 siamo passati dalla macchina da scrivere ai Tandy e poi ai computer portatili. Poi in questi ultimi 25 anni sono partiti i “social” e la nostra vita è diventata più grama. Dalla Silicon Valley sono arrivati i messaggi (falsi) che l’informazione poteva arrivare nelle case gratuitamente e che ognuno poteva inventarsi giornalista. Un attacco così alla nostra libertà di espressione non si era mai visto e molti hanno anche fatto finta di non rendersene conto. Altri l’hanno cavalcata per bieco interesse personale.
I “social” Così adesso siamo nel bel mezzo di una sorta di palude da cui possiamo uscire con un investimento massiccio in cultura sportiva. I “social” banalizzano tutto per toglierci il respiro e spazio. Non abbiamo altra scelta: dobbiamo reagire perché il mondo dello sport è sempre vitale e noi abbiamo un ruolo ancora importante da recitare in questo contesto.
Io credo che possiamo fare ancora molte cose.
L’Annuario E questo Annuario ci dimostra che siamo ancora tanti e soprattutto in grado di reagire. In questi ultimi 25 anni quest’opera ha seguito anche il mio cammino come presidente dell’Associazione Internazionale della Stampa Sportiva. Per questa ragione permettetemi di ricordare alcuni particolari importanti, già pubblicati, ma da riproporre.
Giornalismo di alto livello Il giornalismo sportivo italiano è sempre stato considerato di alto livello nel mondo e di questo ogni membro dell’USSI può andare fiero. L’Italia era presente quando a Parigi il 2 luglio 1924 fu fondata l’AIPS (Association International de la Presse Sportive) e Fabio Orlandini entrò a fare parte del Comitato Esecutivo. Da allora grandi firme italiane hanno fatto parte dell‘organo esecutivo dell’Associazione Mondiale e credo che sia giusto ricordarle, perché fanno parte della storia della nostra professione.
Crespi e Della Pergola Da quando è stata fondata l’USSI ha avuto un ruolo importante in seno all’AIPS. Prima di me Enrico Crespi è stato presidente per un mandato e Luigi Della Pergola, uno degli inventori della Sisal e quindi del Totocalcio, ha svolto il ruolo di Segretario Generale per dodici anni e poi anche di Vicepresidente, incarico ricoperto prima di lui da Bruno Roghi. Ma questo è il dettaglio: Fabio Orlandini, membro dal 1924 al 1928; Emilio Colombo, membro 31/07/1936 a 31/08/1939; Renato Casalbore, membro dal 1948 al 1949; Bruno Roghi, membro dal 1951 al 1952, Vicepresidente dal 1952 al 1962; Leone Boccali, membro dal 1956 al 1960; Luigi Chierici, membro dal 1973 al 1977; Enrico Crespi, presidente dal 1977 al 1981; Massimo Della Pergola, Segretario Generale, dal 1977 al 1989, Vice Presidente dal 1989 al 1993.
Il 2005 Io sono stato eletto nel 2005 e finora ho avuto il piacere di vivere quest’esperienza unica, perché ogni giorno mi trovo a contatto con le realtà della nostra professione nel mondo. I problemi che ci troviamo ad affrontare sono gli stessi in ogni parte del mondo, per questa è necessario un‘azione comune per difendere i principi del nostro lavoro.
Le scuole Abbiamo lanciato diverse scuole sul campo per giovani colleghi, perché solo i prodotti di qualità potranno avere un futuro. Durante il lockdown abbiamo lanciato e-colleges e seminari importanti online. Ora con gli AIPS Sport Media Awards stiamo continuando la nostra crociata per una migliore cultura nella nostra professione, come ho detto prima.
Free lancers Il futuro probabilmente vedrà impegnati più “free-lancers” (i nostri pubblicisti) di colleghi impiegati nelle aziende e quindi dobbiamo preparaci a questa nuova realtà. Stiamo vivendo un momento di riflessione, ma non dobbiamo perdere tempo e studiare nuove soluzioni. Dobbiamo aggiornarci.
Il Congresso a Roma Mi spiace solo che la pandemia ci ha costretto a rimandare nel 2022 il Congresso AIPS programmato in Italia, ma il recupero in ottobre di quest’anno a Roma è stato un grande successo. Gianfranco Coppola e tutto il suo team hanno fatto un lavoro egregio e posso dirvi che da Roma è partito un passaggio importante nel mondo”.