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di Luca Pancalli *

Lo sport italiano sta vivendo una stagione straordinaria. I grandi successi ottenuti dal nostro Paese nelle principali competizioni internazionali hanno acceso i riflettori sul nostro sistema sportivo, sempre più un punto di riferimento a livello globale. Anche il mondo paralimpico ha voluto dare il proprio contributo per rendere ancora più speciale l’incredibile onda azzurra, con il miglior risultato di sempre alle Paralimpiadi estive di Tokyo 2020 (69 medaglie conquistate) e le 7 medaglie ottenute alle Paralimpiadi invernali di Pechino 22, miglior risultato delle ultime quattro edizioni (2 ori, 3 argenti, 2 bronzi). Un bilancio che ci fa guardare ai Giochi di Milano-Cortina 26 con ottimismo e con la speranza di poter scrivere un’altra grande pagina di sport.
Ma oltre al risultato sportivo, questa stagione ci consegna anche un’accresciuta popolarità del movimento paralimpico. Merito anche del mondo della comunicazione che ha dedicato grande attenzione alle gesta dei campioni paralimpici e alle loro storie portando a conoscenza degli ita-liani una realtà fatta di passione, impegno e sacrifici.
D’altronde un’impresa sportiva senza la giusta narrazione e la doverosa celebrazione rischia di perdere la sua importanza e di restare confinata nel mero tecnicismo di una competizione. Lo stretto rapporto tra il mondo dello sport e quello dell’informazione è riuscito non solo a regalare emozioni uniche, scolpite nella nostra storia e nella memoria di tante cittadine e cittadini, ma anche a trasmettere principi e valori che hanno contribuito significativamente alla crescita civile della nostra società.
È proprio con questo spirito, attraverso lo sport, che proviamo ogni giorno a inviare un forte messaggio di inclusione e di integrazione contribuendo così a cambiare la percezione della disa-bilità. Un obiettivo ambizioso, impensabile senza il supporto degli operatori dell’informazione.
Il riconoscimento dell’USSI come benemerita del Comitato Italiano Paralimpico, avvenuto nel 2020, è nato proprio con l’intenzione di rendere ancora più forte questo legame tra il movimen-to paralimpico e la stampa sportiva italiana. Un’intesa che è nata sotto una buona stella e che già sta producendo effetti positivi.
L’auspicio è che i prossimi anni possano essere sempre più ricchi di successi e di storie affinché sempre più ragazze e ragazzi del nostro Paese possano convincersi a dare il contributo per la diffusione e la promozione di un’idea di sport senza differenze e senza barriere. Sono convinto che insieme riusciremo a raggiungere anche questo importante traguardo.

* Presidente Comitato Italiano Paralimpico

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