Linda Cerruti (foto Federnuoto/DBM)
Linda Cerruti (foto Federnuoto/DBM)
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I campioni si raccontano per la 25a, speciale, edizione dell’Annuario USSI.  

Scrive in esclusiva per noi Linda Cerruti, vicecampionessa europea e mondiale 2022 di nuoto artistico

“Il 2022 è stato un anno indimenticabile. Per tre volte sono salita sul podio ai Mondiali di nuoto sincronizzato di Budapest: un argento e due bronzi, che hanno segnato le tappe di un percorso duro e affascinante.

Ogni trionfo è una gioia fortissima e uno stimolo a superarsi, senza lasciarsi abbattere dagli ostacoli. Alti e bassi vanno messi in conto: ho mancato per un soffio la medaglia nel singolo, arrivando quarta subito dopo la Grecia, e dopo due mesi il riscatto.

Agli Europei di Roma ho staccato la Grecia di due posizioni, conquistando uno dei sei argenti portati a casa durante i giochi. Otto medaglie in tutto, vinte per la prima volta “in casa”: è stata un’emozione ancora più intensa, vissuta sotto gli occhi di un pubblico più caloroso che mai. Dopo due anni di covid gli spalti erano finalmente pieni, e l’affetto dei tifosi ha fatto la differenza. Così è lo sport: una vittoria per tutti, l’occasione di ritrovarsi uniti a festeggiare il tricolore.

L’acqua è stata il mio primo amore. Una passione viscerale, che mi fa aprire gli occhi all’alba e mi tiene ore ed ore ad allenarmi. Guardandomi indietro, mi accorgo che non poteva essere altrimenti: rivedo la bimba che riusciva ad addormentarsi solo in uno zainetto, sulle spalle di mamma che nuotava in piscina. Quella stessa bimba che ha iniziato a nuotare a sette anni e non si è più fermata.

Se sono arrivata fin qui lo devo anche alla mia famiglia: mamma, papà, mio fratello e il nonno, il mio “super fan” che non c’è più, al quale dedico i miei successi. Mi hanno fatto conoscere questo sport, sostenendomi nei momenti di crisi dell’adolescenza, quando è facile pensare di voler mollare tutto. Ringrazio la Federazione Italiana Nuoto e la mia società sportiva, la Rari Nantes di Savona, che ha creduto in me da subito, facendomi allenare da grandissimi coach. Nel mio percorso, Costanza Ferro è stata fondamentale: da sempre la mia “gemella” nei doppi, e anche lei atleta della Marina militare. La Forza armata mi ha permesso di realizzare un sogno: essere contemporaneamente una nuotatrice della nazionale e della Marina è un po’ come rappresentare l’Italia due volte. Sento “mio” anche il parallelismo tra i valori dello sport e quelli dell’etica militare: disciplina e rigore, gioco di squadra e solidarietà.

Chi rispetta le regole ha già vinto. E’ il messaggio che lancio ai giovani: dare il meglio di sé senza mai dimenticare di divertirsi. Non è importante raggiungere alte vette, lo sport va praticato in ogni caso. Ci rende migliori.

Il 2023 ha portato con sé tanti cambiamenti: nuove compagne e nuovo Regolamento. In estate mi aspettano Mondiali ed Europei. E’ una nuova sfida, io sono pronta”.

 

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