Si è conclusa, con una festa di medaglie, la prima edizione dello Special Olympics European Unified Youth Basketball Tournament organizzato, dal 14 al 16 ottobre, a Sansepolcro, Anghiari e Città di Castello.
240 giovani Atleti con e senza disabilità intellettive, di età compresa tra i 14 ed i 30 anni, provenienti da 16 Nazioni europee hanno dimostrato che lo sport unisce, è il linguaggio comune tra culture e tradizioni diverse. Trascende le nazionalità e genera, sedimenta, con un semplice passaggio di pallone, amicizia, accoglienza e piena inclusione.
Unified experience per Jack Galanda e Daniele Garrozzo
Entrambi Atleti di fama internazionale hanno colto l’occasione del torneo per entrare in campo e giocare una partita dimostrativa di basket unificato con gli Atleti di Special Olympics scelti per l’occasione da ogni delegazione presente: Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia e Spagna, oltre a 4 Team italiani, (provenienti da Abruzzo, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto). Un’esperienza unica, quella di giocare insieme, che ha il potere più forte per abbattere muri di stereotipi e pregiudizi, a patto che ne esistano ancora in chi gioca, o in chi assiste dagli spalti.
Si è conclusa, con una festa di medaglie, la prima edizione dello Special Olympics European Unified Youth Basketball Tournament organizzato, dal 14 al 16 ottobre, a Sansepolcro, Anghiari e Città di Castello
240 giovani Atleti con e senza disabilità intellettive, di età compresa tra i 14 ed i 30 anni, provenienti da 16 Nazioni europee hanno dimostrato che lo sport unisce, è il linguaggio comune tra culture e tradizioni diverse. Trascende le nazionalità e genera, sedimenta, con un semplice passaggio di pallone, amicizia, accoglienza e piena inclusione.
Unified experience per Jack Galanda e Daniele Garrozzo
Entrambi Atleti di fama internazionale hanno colto l’occasione del torneo per entrare in campo e giocare una partita dimostrativa di basket unificato con gli Atleti di Special Olympics scelti per l’occasione da ogni delegazione presente: Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia e Spagna, oltre a 4 Team italiani, (provenienti da Abruzzo, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto). Un’esperienza unica, quella di giocare insieme, che ha il potere più forte per abbattere muri di stereotipi e pregiudizi, a patto che ne esistano ancora in chi gioca, o in chi assiste dagli spalti.