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Lucilla Boari, medaglia di bronzo con la Nazionale di Tiro con l’Arco alle Olimpiadi di Tokyo 2020, racconta in esclusiva per i lettori di AnnuarioMediaSport.it le emozioni provate alla rassegna giapponese a 5 cerchi.

I Giochi Olimpici di Tokyo sono stati un’esperienza particolare, diversa da quella che avevo vissuto a Rio nel 2016, quando ero ancora una junior, avevo affrontato gli esami di maturità pochi giorni prima di partire per il Brasile e, soprattutto, non c’era il covid. In Giappone è stato ovviamente molto differente: può sembrare strano, ma l’assenza di pubblico mentre ero sulla linea di tiro mi ha aiutata a restare concentrata sul mio obiettivo, ad isolarmi nei momenti cruciali che mi hanno permesso di ottenere un risultato storico per me, per il movimento arcieristico e per tutto lo sport italiano. 

È stata una grande soddisfazione, non mi aspettavo di vivere quanto è accaduto. Ancora più grande sono stati la gioia e l’affetto che mi hanno dimostrato gli appassionati di tiro con l’arco: quindi una soddisfazione non solo mia ma da condividere con i tifosi che mi seguono da tempo. È stato un risultato eccezionale per il nostro mondo, atteso per anni, per il quale devo ringraziare diverse persone, a partire dallo staff della Fitarco e in particolare il mio allenatore Amedeo Tonelli. La delegazione azzurra, anche se purtroppo presente in Giappone in numero ridotto, mi è sempre stata vicina sia durante la qualificazione olimpica, che durante i Giochi stessi.

È stato bello raggiungere un risultato così importante e aver dato lustro al mio sport. Sono felice del fatto che molta gente che non conosceva il tiro con l’arco si è potuta avvicinare a questa disciplina. Al mio rientro mi sono trovata tra numerose richieste di intervista o inviti che inizialmente mi hanno un po’ spiazzata, ma ora ho imparato a gestire.

La forza e la volontà mi hanno portato questi risultati, ma la medaglia di bronzo a Tokyo deve rappresentare un punto di partenza. La parola appagamento non fa parte del mio dizionario e chi mi conosce lo sa bene: non sono mai contenta e voglio sempre di più, quindi sono determinata a raggiungere molti altri obiettivi, a cominciare dal percorso che dovrà portare l’Italia fino a Parigi 2024”. 

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