Martina La Piana, in esclusiva per la 21a edizione dell’Annuario Ussi, chiarisce il valore del successo ai Giochi Olimpici Giovanili di Singapore. EMOZIONI – Vincere una medaglia olimpica è stata un’emozione indescrivibile e unica. Faccio ancora fatica a credere che sia vero quello che è successo a Buenos Aires, perché una cosa è immaginarsi di salire sul gradino più alto del podio, con la medaglia d’oro mentre la nostra bandiera s’innalza sulle note dell’Inno di Mameli, un’altra è vivere un’esperienza simile. Tutto ciò è successo perché ho messo la giusta determinazione dal primo minuto della preparazione per questa Olimpiade, che mi ha ridato ciò che non ero riuscita a conquistare nel Mondiale di Amburgo.
CRESCITA – Un alloro di Olimpia per cui mi sento di ringraziare tutte le persone che nel tempo mi hanno dato una mano per raggiungerlo: I miei fantastici genitori; Il mio Maestro di club, Giovanni Cavallaro, che mi ha accolto che ero una bambina nella sua palestra; Il coach della Nazionale, Emanuele Renzini, che ha sempre creduto in me aprendomi le porte della Nazionale; Coach Giulio Coletta, che mi ha allenato nell’ultima fase della preparazione per Buenos Aires e che è stato al mio angolo durante il Torneo; L’amica e Maestra Valeria Calabrese.
TOKYO 2020 – In conclusione Il mio 2018 è stato un anno molto positivo per me, poiché, oltre quella olimpica, ho anche vinto la medaglia d’oro agli Europei, tenutisi lo scorso aprile a Roseto degli Abruzzi. Questi successi però non li considero un punto di arrivo, ma solo un trampolino da cui lanciarmi verso nuovi traguardi, di cui il più lontano e più importante è sicuramente Tokyo 2020.
]* oro ai Giochi Olimpici Giovanili 2018 nel Pugilato
Martina La Piana: "Da Singapore 2018 a Tokyo 2020"
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