Matteo Signani, campione europeo di Pugilato, si racconta sulle pagine dell’Annuario USSI 2023 nella speciale edizione dei 25 anni.
“Mi chiamano il Giaguaro, sono nato il 5 giugno del 1979 e sono attuale campione europeo dei pesi medi. Il mio 2022 è stato un anno molto intenso. Dopo la conquista del mio titolo nel 2019, la difesa nel 2020 e la difesa nel 2021 con Diaz a Roma, nel 2022 era programmata un’altra mia difesa volontaria contro il francese Anderson Prestot. Il match si doveva disputare a marzo a Parigi, ma a causa di miei problemi di salute, fu rimandato di qualche mese al 24 giugno 2022. Purtroppo quel match lo persi per decisione tecnica alla quinta ripresa a causa di una ferita inflitta dal mio avversario, il quale era in vantaggio sui cartellini. È stato un match molto contestato per le tante scorrettezze ma alla fine, al momento del controllo antidoping, Prestot e il suo team non si presentarono e noi facemmo ricorso. L’EBU (European Boxing Union) lasciò il titolo al pugile francese ma lo obbligò a disputare di nuovo l’incontro. Quindi il 18 dicembre riorganizzammo il match in Italia, dove vinsi per ko tecnico al settimo round.
Mi ritengo fortunato, perché lavoro nella guardia costiera e loro mi permettono di dedicare molto tempo allo sport più bello del mondo, il Pugilato. Alla mia età non è semplice allenarsi tutti i giorni, spesso due volte al giorno, ma posso dire con assoluta convinzione e assoluta certezza che oggi, all’età di 43 anni, ho una condizione fisica e mentale migliore rispetto a 15 anni fa.
Nel 2023 dovrò affrontare un pugile fortissimo, tra i top 10 al mondo, l’inglese Felix Cash che è il mio sfidante ufficiale al titolo. Anche questa sfida, più delle altre, la sto affrontando con il massimo della determinazione, con la voglia di dimostrare a me stesso e agli altri che il Giaguaro ancora c’è. Spero che il 2023 sia un anno pieno di cose belle, pieno di emozioni e spero che sempre più ragazzi si avvicinino al pugilato con tanta voglia e determinazione, che abbiano il desiderio di riscattare la loro rabbia interiore e trasformarla in qualcosa di buono sul Ring. Il mio motto è sangue, sudore e gloria sempre, comunque vada sarà un successo, perché se una persona si impegna in quello che fa e in quello che vuole, come nello sport o nella vita, sarà sempre un successo. Il mio 2023 l’ho già iniziato con il massimo impegno, la massima voglia e la massima forza che posso metterci, mi sento crescere ogni giorno di più e arriverò al giorno del match più forte di sempre. Credo che la continuità sia meglio della perfezione”.