Sarah Cardin, campionessa di Karate, parla a tutto campo di rispetto e comunicazione, alleducatri, del patto scuola-sport caratterizzato da maggior flessibilità e attenzione nei riguardi degli Atleti.
RISPETTO E COMUNICAZIONE – Il Karate mi ha insegnato a rispettare le persone. Inizi e finisci ogni lezione con un saluto, segno di rispetto verso maestro e compagni. Sentirsi forti, per noi Donne, significa acquisire sicurezza pronta a trasformarsi, nell’età adulta, in autostima. Il Karate aiuta anche a gestire situazioni di stress e a concentrarsi sull’obiettivo senza lasciarsi condizionare da ciò che hai intorno. Vedo il bersaglio, elaboro ed eseguo.
Dietro ogni vittoria, ci sono decine di gare perse. Quando sbagli puoi comprendere dove puoi migliorare e trovare il coraggio per affrontare e superare le tue paure. Il Karate è anche un mezzo di comunicazione. Essere campioni non significa vincere le gare. Lo Sport è importanti per i valori che insegna. Il campione ha capito come si relaziona con gli altri e che, prima di tutto, occorre rispettare sé stessi e gli altri. E’ importante mettersi in gioco ogni giorno.
ALL-EDUCATORI – Quando sono entrato nella palestra di Ponte di Piave, c’era Paolo Moretto. Da un rapporto maestro-allieva, siamo passati a un rapporto di amicizia: successivamente ci siamo fidanzati e nel 2014 sposati. Con lui ho condiviso la maggior parte del mio percorso, i miei alti e i miei bassi. Anche l’attuale DT Pierluigi Ascheri lavoro dall’età di 14 anni: a Verona, mi strizzava come un asciugamano ma mi ha dato l’impronta tecnica che mi sono portata per tutta la vita. Adesso Claudio Guazzaroni è in contatto continuo con Paolo e insieme decidono i programmi d’allenamento. Ci tengo a nominare la FIJLKAM e l’Esercito, grazie al quale ho fatto della mia passione una professione.
PATTO SCUOLA-SPORT – Partendo dalla Scuola, si può cambiare il rapporto dei giovani con lo Sport. Serve maggior attenzione perché l’attività sportiva fa parte dell’educazione: vedo i ragazzini di oggi, fanno molta più fatica con i movimenti. Saranno gli adulti dei domani, dobbiamo consentire loro di diventarlo nelle migliori condizioni fisiche possibili. Lo sport toglie dalla strada e allontana i brutti vizi. Ti regala l’adrenalina in grado di sostituire qualunque tipo di droga. Lo Sport è il miglior sistema per insegnare ai ragazzi le regole.
ESTERO – Sono stata a Washington con l’Esercito Italiano e ho avuto modo di verificare il rapporto Scuola-Sport. Ho successivamente apprezzato anche l’esperienza francese. Personalmente posso raccontare che dalla terza alla quinta superiore, nel mio liceo scientifico, ho avuto molte difficoltà. Ero in giro del mondo a gareggiare per l’Italia e ciò non veniva compreso dal dirigente scolastico e dagli insegnanti. Negli Stati Uniti, invece, vengono poste le basi per coltivare i propri talenti nel campo della musica, della fotografia e, naturalmente, anche nello sport.
FLESSIBILITA’ – La Scuola di domani la vorrei con più sport a scuola dalle elementari, con un laureato in Scienze Motorie che consente ai ragazzi di fare educazione fisica. Voti reali che hanno un peso, lo stesso della matematica e dell’italiano. Studiare campioni e storie di sport che possano esser da stimolo. E poi flessibilità per gli atleti nel giro della Nazionale. Serve logica nella ginnastica di base, nella mobilità articolare, nelle relazioni: serve studiare le regole delle discipline sportive.