
Simone Giannelli, campione mondiale con la Nazionale e con Perugia, racconta la sua straordinaria annata sulle pagine della 25a edizione dell’Annuario della Stampa Sportiva Italiana.
“È un piacere per me poter raccontare il mio fantastico anno per l’Annuario della Stampa Sportiva Italiana USSI. Che posso dire del 2022 se non che è stato un anno, sportivamente parlando, eccezionale? Le vittorie con il club, in particolare l’ultima a dicembre con il Mondiale per Club con Perugia. Soprattutto la vittoria meravigliosa con la Nazionale italiana con la quale abbiamo coronato il sogno di riportare la nostra Italia della pallavolo in cima al Mondo. Tutte emozioni indescrivibili che custodisco gelosamente in un angolo ben protetto del mio cuore, tutte emozioni che ho condiviso con i miei compagni, con i miei staff, con la mia famiglia, con la mia compagna di vita, con i miei affetti cari. Tutti mi sono stati vicini, tutti hanno contribuito a farmi rendere al meglio ed a farmi raggiungere grandi risultati. Delusioni? È normale averne nella vita ed anche ovviamente nello sport. Fanno parte del gioco, servono a farti crescere, a temprare il tuo carattere, a farti dare anche il giusto peso alle vittorie, ti ricordano tutti i sacrifici che fai quotidianamente. E se posso, è proprio questo il messaggio che vorrei trasmettere ai giovani che si avvicinano alla pallavolo ed in generale allo sport. Mai mollare, lavorare duro, impegnarsi sempre al massimo, amare quello che si fa non solo quando si vince (e questo è facile), ma anche e soprattutto quando si perde (e questo è più difficile). E poi, come ho fatto io quando da piccolino mi sono avvicinato alla pallavolo, non smettere mai di sognare! Adesso si riparte con un nuovo anno, il 2023, sempre ricco di grandi sfide, di grandi appuntamenti e di grandi emozioni da vivere. Con il mio club e con la Nazionale. L’augurio che mi faccio, e che faccio a tutti quelli che praticano sport, è di godermi ogni minuto di queste sfide, di uscire sempre dal campo con la maglietta sudata e certo di aver dato il 100% perché questo è il vero valore ed il vero insegnamento dello sport”.